Ottimizzazione della funzione e dell’estetica mediante trattamenti restaurativi

Corso di Aggiornamento SIdP - maggio 2013

Federico Ferraris

Ottenere un risultato estetico ottimale è una delle sfide più impegnative in odontoiatria ed è diventato uno degli principali obiettivi di tutte le specialità odontoiatriche.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a notevoli cambiamenti negli approcci dei nostri pazienti alla nostra disciplina. Infatti i pazienti non sono più alla ricerca di un risultato esclusivamente funzionale, come in passato, ma soprattutto, di un risultato estetico ottimale. Per questo ci troviamo quotidianamente di fronte ad aspettative, sia funzionali che estetiche, sempre maggiori.

Il progresso scientifico nella ricerca dei materiali ed un approccio minimamente invasivo costituiscono le linee guida delle attuali tendenze nella restaurativa estetica. 

Carie, discolorazioni dentali, restauri inadeguati, malattia parodontale, conseguenze cliniche di alcune terapie parodontali, lesioni iatrogene, traumi, gestione tessuti molli scorretti, tempistica sbagliata dei passaggi chirurgici, possono condurre a risultati estetici scadenti come, ad esempio, denti molto lunghi, margini gengivali slivellati, profili dei tessuti molli inadeguati. in altre parole una mancanza di armonia tra i denti e i tessuti parodontali. Tutti questi problemi, come conseguenza, possono determinare un sorriso innaturale o sgradevole. Tutti i protocolli più moderni e i materiali di ultima generazione possono essere inutili, per il risultato finale, se non viene ottenuta, alla fine della nostra terapia, una soddisfazione del paziente, soprattutto dal punto di vista estetico.

Per semplificare il compito dell’odontoiatra, è molto importante poter comunicare in modo efficace con il paziente soprattutto tramite tecniche di pre-visualizzazione digitali o tramite tecniche convenzionali come ad esempio il mock-up intra-orale. È molto importante infatti evidenziare, in anticipo, quelli che possono essere dei limiti del caso e quelli che, invece, possono essere risultati estetici ottenibili in modo da motivare in modo positivo il paziente. Anche la scelta dei materiali riveste un ruolo molto importante. L’utilizzo di protocolli clinici consolidati dall’esperienza clinica e l’utilizzo di procedure di cementazione affidabili, sono di vitale importanza per ottenere un risultato estetico, oltre che funzionale, ottimale. Il clinico, per eseguire la scelta migliore per ogni singolo caso dovrà conoscere le differenti caratteristiche di ogni materiale e i differenti protocolli di lavoro di ognuno. Rispetto al passato, i materiali compositi consentono una migliore estetica grazie alla loro composizione e a caratteristiche innovative, con grande rispetto e conservazione dei tessuti sani. Le ceramiche vetrose consentono di ottenere eccellenti risultati estetici offrendo un buon grado di traslucenza; dal momento che possiedono caratteristiche meccanico fisiche minori e spesso sono utilizzate su preparazioni non ritentive, esse richiedono un’adesione molto forte ai tessuti dentari, ottenibile seguendo protocolli ben precisi. Le ceramiche policristalline rispondono meglio ad una stimolazione meccanica. Vengono utilizzate in modalità simili ai restauri protesici tradizionali, presentano comunque problematiche cliniche che la letteratura scientifica ha già denunciato.