La chirurgia parodontale rigenerativa e mucogengivale
Alberto Fonzar (Campoformido UD)

Come è ben noto, la malattia parodontale produce perdita dei tessuti molli e dei tessuti duri di supporto dei denti alterando talvolta anche in modo importante la funzione masticatoria e l’estetica del paziente.

Obiettivo primario della terapia parodontale è arrestare la progressione della malattia e restituire una condizione di salute orale che possa essere mantenuta nel tempo attraverso una adeguata igiene orale domiciliare e professionale. Sappiamo dalla letteratura e dalla esperienza clinica che la terapia non chirurgica e quella chirurgica “conservativa” sono in grado di raggiungere questo obiettivo ma non possono “restituire” al paziente i tessuti molli e duri andati perduti e quindi ben raramente contribuiscono positivamente a migliorare la quantità di supporto e l’estetica dei denti. La chirurgia parodontale rigenerativa e mucogengivale prevede delle procedure che mirano alla “restitutio ad integrum”, ovvero ad ottenere una guarigione con completo recupero funzionale ed estetico dei tessuti che la malattia parodontale ha distrutto. Scopo di questa relazione è quello di fornire ai partecipanti le nozioni essenziali sulla modalità di guarigione delle ferite e sulle principali procedure chirurgiche al fine di poter agire in modo mirato e consapevole in ogni fase del trattamento dei pazienti che necessitano di una chirurgia di tipo ricostruttivo o rigenerativo.

A tale scopo saranno prodotti i dati della più recente letteratura e immagini cliniche e videofilmati al microscopio operatorio.

Il ruolo dell’Igienista Dentale nella fase post-chirurgica rigenerativa e mucogengivale
Germana Uliana (Campoformido UD)

La chirurgia parodontale rigenerativa e mucogengivale prevede delle procedure che mirano alla “restitutio ad integrum”, ovvero ad ottenere una guarigione con completo recupero funzionale ed estetico dei tessuti che la malattia parodontale ha distrutto. A parità di operatore, di tipologia di intervento e di situazione clinica, in entrambe le procedure i fattori critici che più determinano la qualità finale del risultato sono il mantenimento della stabilità del coagulo e dei tessuti di neoformazione e la prevenzione dell’infezione durante tutte le fasi fino alla competa maturazione dei tessuti stessi. A tale scopo l’igienista dentale deve conoscere e condividere con il dentista non solo le conoscenze biologiche e le procedure di preparazione del paziente all’intervento ma anche e soprattutto quelle successive affinchè i tessuti di neoformazione possano giungere a completa maturazione e rimanere poi stabili nel tempo.

Scopo di questa relazione è quello di fornire ai partecipanti le nozioni essenziali sul comportamento che gli igienisti devono seguire e sui comportamenti da insegnare ai pazienti al fine di contribuire a far esprimere a queste procedure tutto il loro potenziale terapeutico.

A tale scopo saranno prodotti i dati della più recente letteratura e immagini cliniche e videofilmati al microscopio operatorio.