Come la nuova classificazione delle malattie parodontali e perimplantari personalizza la gestione del paziente

XIX Congresso Internazionale SIdP 2019

Maurizio Tonetti

La nuova classificazione delle malattie parodontali rappresenta una svolta che allinea i criteri diagnostici della parodontite e delle malattie perimplantari all'evoluzione che la medicina ha avuto negli ultimi anni.  La straordinaria crescita di conoscenze rappresenta l’elemento su cui è stata costruita. Negli ultimi anni si è parlato di terapia personalizzata e, più recentemente, di Precision Medicine. Concetti che sottintendono un’immagine olistica del paziente, non più visto come portatore di una malattia “fotografata” in un determinato momento della sua vita, ma come un individuo affetto da una patologia. Grazie allo sviluppo di discipline come la genomica, la trascrittomica, la proteomica e la metabolomica il paziente può essere “curato” in modo sempre più individuale. Tutto questo ha mutato nel tempo l’approccio della classe medica. La nuova classificazione, partendo da una precisa definizione di "salute parodontale", individua proprio il concetto di case definition: identifica il paziente affetto dalla malattia introducendo elementi nuovi che non erano presenti nelle precedenti classificazioni. 
È sparito il quadro clinico di parodontite aggressiva. Partendo dalla perdita di livello di attacco la  malattia può manifestarsi con differenti livelli di gravità identificati attraverso una stadiazione (staging) che guida il clinico al momento della diagnosi. Il grading invece inserisce un modello di analisi "dinamica" in grado di identificare il rischio individuale di progressione di malattia.