Lettura Inaugurale: I denti di Michelangelo

XVIII Congresso Internazionale SIdP

Marco Bussagli

Marco Bussagli affronta un argomento che non solo non è mai stato studiato, ma neppure visto, notato o considerato nella pur sterminata bibliografia su Michelangelo. La realtà del tema non deve essere dimostrata perché è certo che il grande artista abbia rappresentato moltissimi personaggi con un incisivo centrale nella chiostra dentaria (mesiodens). Di questo fatto non si è mai accorto nessuno studioso, sebbene si tratti di opere notissime: dalla Sibilla Delfica al Giona della Sistina, fino alla Furia degli Uffizi, alle figure demoniache del Giudizio Universale. Questo vuol dire che Michelangelo, con totale coerenza simbolica, ha impiegato questa anomalia anatomica per oltre quarant’anni. Bussagli indaga le ragioni anatomiche, iconografiche, artistiche, filosofiche e religiose poste alla base delle scelte del grande artista, che si possono riassumere nella volontà di rappresentare la bruttezza del male, sia pure declinata secondo sfumature diverse. Per questo, la prima opera in cui Michelangelo introduce quest’anomalia dentaria è la Pietà Vaticana (1499) dove il quinto incisivo rappresenta, di certo il momento nel quale il Salvatore prende su di sé i peccati del mondo, come dimostrano i confronti iconografici che Marco Bussagli esporrà nella sua conferenza.