Controllo del biofilm

XVIII Congresso Internazionale SIdP

Mario Aimetti

La terapia di un gruppo di malattie infettivo-infiammatorie a carattere cronico e con implicanze sistemiche come le parodontiti è un atto medico imprescindibile. La continua evoluzione dello strumentario e delle procedure aiuta anche chi non esercita in modo elettivo la parodontologia ad eseguire il trattamento della maggior parte dei casi clinici e si inserisce nell’alveo delle procedure di semplificazione espresse in tutte le branche della medicina. Ciò trova riscontro sulla necessità di basare l’arte medica su nuovi modelli di appropriatezza che consentano di essere oltre che efficaci anche efficienti.  La terapia non chirurgica manuale e ultrasonica affiancate, nei casi in cui indicato, dalla terapia farmacologica, rappresenta con una buona predicibilità di risultato il caposaldo della terapia parodontale anche dei difetti intraossei. Nei casi in cui l’anatomia del difetto, la diagnosi del paziente e la finalità del piano di trattamento la rendano indicata, il controllo del biofilm con tecniche non chirurgiche “flapless” può essere effettuato con predicibilità di risultati.

Il raggiungimento di risultati comparabili alle tecniche chirurgiche minimamente invasive, principalmente nei settori anteriori apre in effetti, per mezzo dell’utilizzo di una strumentazione microchirurgica, nuove prospettive sulle potenzialità del controllo del biofilm in terapia parodontale.