Come rimediare agli errori di un trattamento implanto-protesico eseguito senza una valutazione protesica preliminare?

Corso di Aggiornamento SIdP - maggio 2017

Stefano Gracis

La possibilità di creare una protesi a supporto implantare che sia longeva e che abbia un aspetto naturale dipende dalla disponibilità di un volume sufficiente di tessuti duri e molli e dal corretto posizionamento tridimensionale dell’impianto. Nei pazienti che sono stati affetti da malattia parodontale, spesso le condizioni morfologiche e volumetriche delle creste edentule pongono delle grandi difficoltà al raggiungimento di tali obiettivi. In questa presentazione vengono analizzati i criteri biomeccanici e protesici più importanti che devono essere tenuti presenti quando si decide la configurazione ed il tipo di protesi da realizzare: lunghezza, numero e distribuzione degli impianti, morfologia coronale e schema occlusale ottenibile, dentizione nell’arcata opposta. Verranno poi illustrate le conseguenze sull’aspetto della protesi e sul rischio biomeccanico di un errato posizionamento implantare nei 3 piani dello spazio: mesio-distale, bucco-linguale e apicocoronale. Attraverso la descrizione di diversi casi clinici, il relatore dimostrerà l’importanza di una corretta pianificazione prechirurgica e, nei casi ove ciò non sia stato fatto, illustrerà le soluzioni possibili, ma anche i limiti di materiali e componenti che il protesista incontra.