Obiettivo della terapia della parodontite è arrestare la progressione della perdita di attacco causata dalla malattia riducendo così il rischio di perdita dell’elemento dentale. Molti studi hanno dimostrato che il raggiungimento di questi obiettivi si può ottenere con diverse strategie terapeutiche solo però se accompagnate da una corretta terapia di supporto. In fase di terapia attiva, le linee guida EFP indicano che in tasche profonde superiori a 5 mm, associate a sanguinamento al sondaggio, sono siti con un aumentato rischio di progressione e, al termine della terapia non chirurgica, necessitano di terapia chirurgica.

Tuttavia dopo quanto tempo rivaluto il quadro clinico prima di procedere con la terapia chirurgica più appropriata?

Qual è l’efficacia del lembo di accesso rispetto ad una strumentazione sub-gengivale ripetuta?

Esistono differenze in termini di efficacia tra i vari lembi di accesso?

Le procedure resettive sono più efficaci nel raggiungere gli obiettivi terapeutico rispetto ai lembi di accesso?

Durante la relazione condivideremo le risposte a queste domande.