Alternative alla chirurgia piezoelettrica: la chirurgia sonica

XV Congresso Internazionale SIdP 2013

Ivo Agabiti

La difficoltà di operare nei sacrificati spazi del cavo orale rende i classici strumenti rotanti per la chirurgia odontoiatrica potenzialmente pericolosi.

Il loro difficile controllo e l’impossibilità di discriminare i diversi tessuti coinvolti, può rendere difficile per l’operatore evitare totalmente il rischio di lesioni indesiderate.

La sonochirurgia è basata sull’utilizzo degli “air-scaler”, i comuni manipoli pneumatici vibranti per sollecitare il movimento di inserti per la chirurgia ossea.

Le minime dimensioni, le forme dei taglienti e le varie angolazioni degli inserti, sono studiate per il peculiare movimento orbitante dei manipoli sonici.

Questi manipoli oscillando a basse frequenze, permettono un facile controllo degli strumenti, riducendo significativamente lo sviluppo termico e rendendo discriminatorio il taglio per l’osso, evitando quando è possibile, lesioni dei tessuti molli.

La sonochirurgia per le sue caratteristiche, può essere considerata una nuova opportunità e una possibile alternativa ai tradizionali strumenti rotanti e piezoelettrici.

Essa rende facile e sicura l’opera del chirurgo orale durante le varie procedure, dalle comuni osteotomie fino alla preparazione dei siti implantari, usando attrezzature economicamente sostenibili.

Il proposito della presentazione è quello di illustrare i principi di funzionamento degli strumenti sonici per chirurgia e la loro applicazione in alcune tecniche chirurgiche.