Oltre il trattamento della malattia: funzione e benessere: disfunzione masticatoria. la riabilitazione funzionale del paziente con parodontite trattata

XVII Congresso Internazionale SIdP 2015

Alberto Fonzar

Nel paziente affetto da malattia parodontale grave, ancorché trattata in modo efficace, la funzione masticatoria è spesso modificata in modo drastico: la perdita di supporto parodontale e di alcuni elementi dentali, l’aumento della mobilità, il cambiamento della posizione dei denti con conseguenti importanti alterazioni dei piani occlusali e delle guide anteriori possono condurre ad uno squilibrio anche importante della funzione masticatoria. Ma quando la funzione masticatoria può dirsi corretta? Nell’ultimo ventennio il concetto è evoluto al punto da includere non solo o non esclusivamente la presenza di un buon confort masticatorio e di una fonetica adeguata ma anche l’assenza di segni e di sintomi a carico dell’articolazione temporo-mandibolare, dei muscoli masticatori e perfino di muscoli apparentemente non correlati con quelli masticatori quali quelli che regolano la postura del nostro corpo.

Ma questo approccio così “ampliato” della funzione masticatoria ha veramente delle basi scientifiche? E se si esistono degli esami strumentali che ci consentano di fare diagnosi e di formulare una terapia capace di risolvere anche i disturbi non strettamente correlati con la masticazione? Ed è sempre vero che l’unico modo efficace per ottenere nuovamente una funzione corretta è quello di ripristinare protesicamente uno schema occlusale  “ideale”? E qual è il ruolo degli impianti nel trattamento dei pazienti affetti da parodontite grave? Hanno davvero modificato le procedure per riabilitare la funzione masticatoria dei pazienti con grave perdita di supporto parodontale oppure il loro apporto non è stato determinante? E se si, ha ancora un senso riabilitare la funzione masticatoria mantenendo i denti del paziente?

La relazione si propone di dare una risposta a queste domande conciliando l’evidenza scientifica con l’ opinione personale frutto dell’esperienza maturata in 30 anni di attività professionale.