La gestione della lesione inter-radicolare

20° Congresso Internazionale

Filippo Graziani

I molari sono certamente gli elementi dentari che risultano più compromessi da un punto di vista parodontale. Il grado di compromissione è spesso legato al coinvolgimento delle forcazioni presenti in questi denti, la cui lesione è caratterizzata da una perdita di attacco e da un riassorbimento osseo a livello dello spazio inter-radicolare dovuto alla parodontite.

La presenza di un coinvolgimento della forcazione è un elemento prognostico negativo per la sopravvivenza dentaria sul lungo termine e pertanto uno degli obiettivi del trattamento parodontale è la gestione della forca.

Il trattamento dei difetti di forcazione è considerato uno dei problemi maggiori della terapia parodontale, sia in termini operativi che prognostici. Questo si deve soprattutto alla complessità ed alle irregolarità anatomiche delle forcazioni presenti a livello dei molari: infatti si ha una superficie radicolare molto più estesa, rispetto a quella di denti mono-radicolati, che può essere potenzialmente colonizzata e contaminata da batteri, tossine batteriche e calcoli dentali. Inoltre la posizione così distale dei molari a livello delle arcate dentarie, rende la zona delle forcazioni di difficile accesso per le manovre di igiene orale sia domiciliare che professionale. Questo si traduce in un peggior controllo di placca e di conseguenza in un ridotto effetto della terapia parodontale soprattutto in termini di predicibilità.

I principi su cui si basa il trattamento delle forcazioni consistono fondamentalmente in un approccio conservativo, resettivo e rigenerativo.

Nell’ambito della presente relazione verrà evidenziata l’importanza del trattamento della forcazione perché i denti con questi difetti NON devono essere estratti. Il trattamento è efficace e si basa su alcune procedure chirurgi che e non che verranno trattate alla luce delle raccomandazioni della Federazione Europea di Parodontologia.