Terapia di supporto nei casi complessi: quale evidenza?

22° Congresso nazionale SIdP

Roberto Farina, Giulia Montemezzo

In fase di programmazione ed esecuzione della terapia parodontale di supporto, la complessità di un caso di parodontite avanzata (stadio IV) e della sua gestione clinica può essere motivata da diversi fattori. 

In primis, è frequentemente necessario un efficace intervento comportamentale, finalizzato ad assicurare la consapevolezza del paziente circa le sue condizioni e a rinnovare la sua disponibilità a collaborare con il programma terapeutico. A seguito della fase attiva della terapia, poi, può persistere una instabilità delle condizioni parodontali. A seconda della sua entità, tale instabilità può talvolta mettere in discussione l’adeguatezza del paziente ad intraprendere la terapia di supporto e, qualora quest’ultima venga iniziata, può complicare la selezione delle tecniche, delle tecnologie e della frequenza delle sedute. Spesso, infine, sussistono delle comorbidità (es. diabete) e delle alterazioni locali conseguenti alla perdita severa di supporto parodontale (es. sventagliamento, recessioni gengivali, perdita di unità masticatorie) che debbono essere attentamente considerate prima e durante la fase di mantenimento. Nella relazione, gli elementi di complessità della parodontite di stadio IV verranno considerati alla luce della evidenza scientifica disponibile, con il proposito di definire quando e con che modalità un programma di terapia di supporto debba essere intrapreso al termine della fase attiva del trattamento.